MariaTeresa Arcidiaco Coaching e Formazione

Quando il controllo diventa il problema: la storia di Guglielmo

Quando il controllo diventa il problema

Una vita che sembra perfetta

Guglielmo (nome di fantasia) è l’immagine del successo: avvocato brillante, carriera internazionale a Parigi, una relazione stabile e una rete di amicizie invidiabile. Nato a Bologna, ha lasciato la sua città per inseguire il sogno di un futuro professionale prestigioso, costruendo un percorso che molti definirebbero impeccabile. Tuttavia, dietro questa facciata ideale si nascondeva una sfida sottile ma profonda.

Quando dominare tutto significa perdere se stessi

Nonostante la sua brillante carriera e la solida preparazione, Guglielmo si trovava intrappolato in una dinamica insidiosa: la difficoltà di gestire lo stress quando percepiva di non avere il pieno controllo. Ogni riunione importante si trasformava in una sfida estenuante, dove la sua meticolosità, da punto di forza, si tramutava in una gabbia. Il bisogno di raggiungere la perfezione a tutti i costi lo spingeva oltre i propri limiti, lasciandolo esausto e frustrato.

Non solo faticava a godersi i frutti del suo lavoro, ma in situazioni in cui percepiva stress (riunioni o eventi sociali) spesso sentiva il bisogno di strafare, cercando di superare le aspettative di tutti. Questo lo portava a esagerare nei comportamenti: parlava troppo, con un tono di voce più alto del necessario, e si rifugiava in automatismi come il mangiare compulsivo. Così, il suo desiderio di controllo finiva per sottrargli proprio quella sicurezza che cercava di dimostrare.

Un nuovo approccio: il coaching

Determinato a trovare una soluzione, Guglielmo ha deciso di intraprendere un percorso di coaching, partendo da un’autovalutazione attraverso il Reiss Motivation Profile, uno strumento che gli ha permesso di individuare i suoi bisogni e motivazioni più profonde. Questo passaggio è stato cruciale per chiarire il vero nodo del problema: il suo desiderio di tranquillità che sfociava nell’iper controllo e che lo spingeva a perdere naturalezza e lucidità nei momenti chiave.

Riscoprire il flusso

Nel percorso di coaching, Guglielmo ha ricordato un’esperienza significativa: un corso di public speaking in cui aveva sperimentato il cosiddetto “flusso”, uno stato mentale di piena presenza e armonia. Quel ricordo per lui è stato un riferimento, una guida, aiutandolo a definire l’approccio mentale ideale per affrontare le sfide professionali con tranquillità e fiducia.

Verso la versione migliore di sé

In sole sei sessioni, Guglielmo ha imparato come prepararsi non solo tecnicamente, ma anche emotivamente, sviluppando un nuovo equilibrio tra precisione e spontaneità. Ha imparato a riconoscere i suoi fattori scatenanti di stress e con allenamento e tenacia ha imparato a disinnescarli e a individuare nuove opportunità di sviluppo. Oggi affronta le sfide della sua carriera con serenità, consapevole che il controllo migliore è quello esercitato su sé stessi.

Un esempio di trasformazione

Ho sentito recentemente Guglielmo per sapere come procede il suo cammino, e mi ha raccontato che ha cominciato a pratica Yoga al mattino e che questa nuova esperienza sta rafforzato il suo mindset di crescita e sviluppo.

La storia di Guglielmo dimostra come il coaching possa trasformare una difficoltà in un trampolino per il successo personale e professionale. Con curiosità e determinazione, è possibile non solo superare gli ostacoli, ma anche scoprire una versione di sé stessi più autentica, serena e completa.